VIAREGGIO. Puntata numero 88 per DA UOMO A UOMO, la rubrica di Versiliatoday dedicata alla sessuologia, all’andrologia e all’urologia, curata dal dottor Luca Lunardini.

Il male del secolo (per i maschietti): il cancro della prostata

DIFFUSIONE E CAUSE.

Dopo più di un anno di Rubrica, durante la quale, pur nella serietà degli argomenti, abbiamo cercato di privilegiare gli aspetti “frizzanti” della andrologia, è arrivato anche il momento di dedicare qualche puntata a un tema decisamente più “pesante” che tanto (e giustamente) spaventa questa metà del cielo:

LUI… Il CANCRO DELLA PROSTATA

Cosa sia la prostata oramai ben lo sappiano: è una ghiandola presente solo negli uomini, che ha il compito di produrre e immagazzinare il liquido seminale poi rilasciato durante l’eiaculazione. E’ situata davanti al retto, al di sotto della vescica, e avvolge l’uretra, il piccolo canale deputato al trasporto dell’urina.

Della ipertrofia prostatica abbiamo già avuto modo di parlare. E’ l’ingrossamento della ghiandola. E’ anche detto adenoma ma nonostante il nome possa ingenerare qualche dubbio l’IPERTRFOFIA NON E’ MAI UNA FORMA MALIGNA.

Il CANCRO (nome scientifico: ADENOCARCINOMA PROSTATICO) E’ UNO DEI PIÙ COMUNI TRA GLI UOMINI, rappresentando circa il 15% DI TUTTI I TUMORI diagnosticati nell’uomo.

Le stime, relative all’anno 2012, parlano di 36.300 NUOVI CASI L’ANNO IN ITALIA! Stando ai dati più recenti, nel corso della propria vita UN UOMO SU 16 nel nostro Paese sviluppa un tumore della prostata.

L’incidenza, cioè il NUMERO DI NUOVI CASI REGISTRATI IN UN DATO PERIODO DI TEMPO, È IN CONTINUA CRESCITA, CON UN RADDOPPIO NEGLI ULTIMI 10 ANNI. Le cause di questo aumento non sono chiarissime ma sicuramente contribuisce l’aumento dell’età media della popolazione e la più frequente diagnosi dovuta all’introduzione dell’esame del PSA (Antigene prostatico specifico).

La frequenza dei casi è direttamente CORRELATA ALL’ETÀ: se a 50 ANNI CIRCA 1 UOMO SU 4 PRESENTA CELLULE CANCEROSE nella prostata, A 80 ANNI QUESTA CONDIZIONE RIGUARDA OLTRE 1 UOMO SU 2! Anche se, attenzione!, la presenza di cellule non significa automaticamente la comparsa di malattia evidente perché questo cancro ha la caratteristica di essere sovente (fortunatamente!) molto lento nel crescere e manifestarsi.

Quali sono le CAUSE del tumore della prostata?

Le cause di questa neoplasia non sono ancora del tutto chiare: ALLA BASE VI È UNA MUTAZIONE NEL DNA delle cellule che causa una proliferazione anomala delle stesse, il cui accumulo forma il tumore. Non a caso la presenza di mutazioni in alcuni geni come BRCA1 e BRCA2, già coinvolti nel favorire l’insorgenza di tumori di seno e ovaio, o del gene HPC1, può aumentare il rischio di sviluppare un cancro alla prostata.

I FATTORI DI RISCHIO che possono aumentare il rischio di tumore alla prostata sono:

  1. ETÀ: questo tumore è più comune dopo i 65 anni. In effetti le possibilità di ammalarsi sono molto scarse prima dei 40 anni, ma aumentano sensibilmente dopo i 50 anni e circa due tumori su tre vengono diagnosticati in persone con più di 65 anni. I ricercatori hanno dimostrato che moltissimi (tra il 70% e il 90%) uomini oltre gli 80 anni hanno un tumore della prostata, anche se nella maggior parte dei casi la malattia non dà segni e ci si accorge della sua presenza solo in caso di autopsia dopo la morte.
  2. RAZZA: gli uomini di razza nera sono più a rischio degli altri, anche se le cause di questa differenza sono sconosciute
  3. La probabilità di ammalarsi potrebbe essere legata anche ad alti livelli di ORMONI COME IL TESTOSTERONE, che favorisce la crescita delle cellule prostatiche, e l’ormone IGF1, simile all’insulina, ma che lavora sulla crescita delle cellule e non sul metabolismo degli zuccheri
  4. FAMILIARITA. Quando si parla di tumore della prostata un altro fattore non trascurabile è senza dubbio la familiarità, il RISCHIO DI AMMALARSI È PARI AL DOPPIO PER CHI HA UN PARENTE consanguineo (padre, fratello eccetera) con la malattia rispetto a chi non ha nessun caso in famiglia.
  5. STILI DI VITA. Importanti (anche se meno di altri tumori) sono i fattori di rischio legati allo stile di vita: dieta ricca di grassi saturi, obesità, mancanza di esercizio fisico sono solo alcune delle caratteristiche e delle abitudini negative sempre più diffuse nel mondo occidentale che possono favorire lo sviluppo e la crescita del tumore della prostata.

Si può prevenire il tumore della prostata?

Alla luce delle causa sopra elencate appare chiaro come il tenere sotto controllo il peso e limitare il consumo di grassi, soprattutto di quelli saturi (carni grasse di origine animale e formaggi) costituisce la SOLA (e tutto sommato LIMITATA) forma di prevenzione di questo tumore. Diverso è il discorso della diagnosi precoce (e pertanto la possibilità di “curarsi in tempo”) che invece per questo tumore esiste ed è abbastanza efficace e passa dalla del PSA. Una semplice analisi del sangue da effettuare regolarmente dopo i 50 anni di età. I dati emergenti dai lavori sullo screening suggeriscono di eseguire l’esame dopo i 40-45 anni in caso di familiarità.

Per concludere possiamo dire che il CANCRO DELLA PROSTATA pur essendo, purtroppo, molto diffuso, è assai meglio curabile di tanti altri tumori. Lo dimostrano anche i dati relativi al NUMERO DI PERSONE ANCORA VIVE DOPO CINQUE ANNI DALLA DIAGNOSI – IN MEDIA OLTRE IL 70% – una percentuale tra le più elevate tra i tumori!

Insomma stare attenti SI! Angosciarsi NO!

L’AFORISMA (catti-cattivissimo!) DEL GIORNO:     “…Il mio dottore mi diede sei mesi di vita; ma quando non potei pagare il conto, me ne diede altri sei…”     Walter Matthau – attore comico statunitense (New York, 1º ottobre 1920 – Santa Monica, 1º luglio 2000).

 

 

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ultimo aggiornamento: 31-05-2015


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